“Food for thought” è un cortometraggio del regista D. Gentile, nato con lo scopo di sensibilizzare sui rischi legati ad un’alimentazione sbagliata ed il consumo di “junk food”.
Ma cos’è il junk food?
L’espressione in uso dal 1951, quando venne usata pubblicamente per etichettare le bibite zuccherate, la traduzione italiana fedele è “cibo spazzatura”.
Il termine racchiude tutti quei prodotti alimentari ipercalorici e con scarso valore nutritivo, ricchi di zuccheri semplici, grassi saturi o idrogenati e/o additivi alimentari.
Hamburger, cotolette, wurstel, hot dog, kebab, patate fritte, salatini, cereali da colazione, merendine, bibite, dolci elaborati, dolci confezionati, piatti pronti, dadi da brodo, ecc.
Tutti cibi che, troppo spesso ormai, rientrano nelle diete giornaliere. Anche come “confort food”, cibo per consolarsi o per premiarsi, fonte di sensazioni positive e che soddisfa chi lo mangia a livello emotivo.
Ma perché l’ondata del “junk food” si è così largamente diffusa e non esita ad arrestarsi?
Perché il cibo spazzatura:
- Costa poco, riempie lo stomaco per pochi centesimi
- Ha confezioni accattivanti, con loghi facilmente memorizzabili, dai colori sgargianti e dalle immagini appetitose
- E’ continuamente pubblicizzato in TV: è dimostrato che le principali “vittime” dei messaggi sono soprattutto le persone meno istruite ed i bambini. Proprio quest’ultimi lo trovano sempre a portata di mano quando accompagnano gli adulti a fare la spesa (vedi alle casse dei supermercati)
Come difendersi? La parola d’ordine è sempre la stessa: “INFORMARSI”. Leggere le etichette, sapere cosa si sta mangiando ed evitare di acquistare prodotti con troppi zuccheri semplici, grassi saturi o idrogenati, additivi alimentari, insomma “cibo spazzatura”.
Ricordiamo che il consumo di “junk food” è collegato all’insorgenza di patologie di grande prevalenza quali obesità, cardiopatie, ipertensione, diabete di tipo II, carie, cancro e depressione.
Ma ritorniamo al corto!
“Food for thought”, letteralmente “cibo per pensare”, è stato presentato in occasione della Giornata Mondiale della Salute 2016 (dedicata alla prevenzione e cura del diabete) e premiato al Festival del Cinema di Cannes 2016 ed alla Mostra del Cinema Di Venezia 2016.
Ambientato in un classico ed isolato Diner americano ed immerso in un’atmosfera thriller che richiama subito alla mente i capolavori dei fratelli Coen e di Quentin Tarantino, nel corto tutto ruota intorno al cibo ed a 6 personaggi.
Come sottofondo: il rumore dei barattoli di ketchup spremuti, il biascicare di mandibole masticanti, lo sfrigolio della carne sulla piastra, il risucchio della bibita nella cannuccia.
Dodici minuti di alta tensione dove nella calma apparente si risolvono i destini dei poveri malcapitati. Il giornale in primo piano titola: “Il cibo spazzatura uccide 6 persone al minuto”. 60 secondi senza possibilità di scampo…
Ma non aggiungerei altro…
Dopo averlo guardato, collegati al sito internet del corto (www.foodforthought.movie/what ) per scoprire il significato nutrizionale associato a ciascun personaggio.