La curcuma è la spezia più apprezzata per le sue proprietà benefiche. Della stessa famiglia dello zenzero (Zingiberaceae), la curcuma è una radice dal fiore bellissimo, coltivata nelle regioni tropicali del Pianeta.
Da secoli possiede un ruolo di primo piano per i suoi effetti analgesici ed antinfiammatori, soprattutto nella medicina ayurvedica ed in quella tradizionale cinese.
La curcuma deve le sue proprietà alla sua “molecola magica”, la curcumina. La curcumina svolge un’azione antiossidante, possedendo il potere inattivare i radicali liberi, rallentando l’invecchiamento cellulare, processo alla base dei principali meccanismi patologici.
Utilizzata per la prevenzione ed il trattamento di diverse patologie, attualmente la ricerca scientifica riconosce alla curcumina diverse proprietà.
- PROPRIETÀ ANTINFIAMMATORIE
- La curcumina inibisce molte citochine, fattori di trascrizione ed enzimi che promuovono l’infiammazione. L’infiammazione è il processo fisiologico alla base dello sviluppo di molte patologie, quali diabete, patologie cardiovascolari ecc.
- La curcumina modula l’attività del sistema immunitario (inibisce i processi infiammatori), risultando utile alle malattie autoimmuni (psoriasi, tiroiditi, morbo di Chron, ecc.) ed alle malattie cardiovascolari (la curcumina rinforza il tessuto che riveste i vasi sanguigni, favorisce la fluidificazione del sangue, migliora la circolazione).
- La curcumina agisce sui meccanismi infiammatori che colpiscono le articolazioni, soggette a deterioramento in età avanzata o in età giovanile (nel caso si svolgano attività sportive intense o lavori usuranti). Offre benefici in caso di artriti, artrosi e infiammazioni muscolari attraverso l’inibizione della produzione di sostanze pro-infiammatorie come leucotrieni e prostaglandine. Aumenta l’elasticità delle articolazioni, la mobilità e riduce il dolore associato alla patologia.
- Rinforzando le difese immunitarie, la curcumina ha proprietà antibatteriche e antivirali, risultando utile per il trattamento di malanni di stagione a carico dell’apparato respiratorio, quali raffreddori ed influenza.
- PROPRIETÀ DIMAGRANTI
- Promuove la perdita di peso e riduce l’incidenza della patologie associate all’obesità
- In caso di DIABETE, di pre-diabete o di resistenza insulinica, la curcumina migliora la sensibilità all’insulina ed il controllo glicemico.
- PROPRIETÀ EPATOPROTETTRICI
- Riduce i livelli ematici di colesterolo e trigliceridi
- Riduce la steatosi epatica (ovvero il grasso che si accumula nelle cellule epatiche)
- Aumenta la produzione di bile e ne favorisce il passaggio verso il duodeno (azione coleretica)
- PROPRIETÀ GASTROPROTETTRICI
- Protegge le pareti (non provoca irritazione alle mucose) e migliora il funzionamento di tutto l’apparato gastrointestinale (stomaco, fegato, intestino ecc.). La curcuma è un rimedio naturale di grande aiuto per tutte quelle persone che soffrono di cirrosi, epatite, difficoltà digestive, meteorismo e flatulenze, o devono semplicemente regolarizzare le funzioni intestinali.
- PROPRIETA’ ANTITUMORALI
- La curcumina previene e contrasta l’insorgenza di diversi tipi di tumori, bloccando la proliferazione cellulare, l’invasività, l’angiogenesi (la formazione di nuovi vasi, necessaria per la crescita tumorale), così come promuovendo l’apoptosi (ovvero la “morte programmata” delle cellule cancerose). A supporto della ricerca scientifica, un dato reale: in India, e più in generale in Asia (il continente dove si consuma più curcuma in assoluto), l‘incidenza dei tumori è molto più bassa rispetto al resto del mondo.
IMMAGINE 1: Un esempio dell’influenza dello stile di vita sullo sviluppo del cancro è rappresentato dalla distribuzione dei casi di tumore su scala planetaria. I Paesi in giallo possiedono un’incidenza tumorale bassa (OMS, 2017)
- PROPRIETÀ NEUROPROTETTIVE
- Gli studi in vitro e su modelli animali hanno evidenziato effetti molto positivi della curcumina nei confronti di malattie come il morbo di Alzheimer e il Parkinson. La curcumina agirebbe sia modulando specifiche vie di segnalazione cellulare sia intervenendo con la sua forte azione antiossidante. Si attendo i risultati di studi sull’uomo.
- PROPRIETÀ CICATRIZZANTI
- La Curcuma, fresca o in polvere, può essere applicata per curare ferite, scottature, dermatiti, punture d’insetti, malattie della pelle, psoriasi, micosi, per rimuovere le impurità della pelle, soprattutto in caso di acne e pelle grassa. Possiede un’azione antibatterica, dona sollievo immediato e velocizza il processo di guarigione.
- PROPRIETÀ ANTIDEPRESSIVE
- La Curcumina evidenzia potenziali effetti anti depressivi. Secondo uno studio recente, condotto su pazienti affetti da MDD (o disturbo depressivo maggiore), la curcuma ad alte dosi esplica un effetto simile al Prozac (la fluoxetina), farmaco d’elezione per il trattamento della sindrome depressiva, con il vantaggio di agire senza creare scompensi ed effetti collaterali, come invece avviene per il farmaco, che in alcuni casi può risvegliare addirittura pensieri suicidi e altri disturbi psicotici.
La curcumina è anche responsabile del colore della spezia, variabile in base al ph dell’alimento in cui viene aggiunto: giallo in ambiente acido (ph<7) e rosso-arancio in ambiente basico (ph>7). Per questa sua caratteristica è largamente utilizzata dall’industria alimentare come colorante in biscotti, formaggi, yogurt, ecc. In piccole dosi, infatti, non copre i sapori e non li altera.
La curcumina o E100 è riconosciuta come sicura dall’americana Food and drug Administration e non cancerogena dall’EFSA fino a 3mg per kg di peso corporeo al giorno. Tuttavia, in molti casi, per godere dell’effetto terapeutico, sono necessarie quantità notevoli di curcuma (1000-1500 mg), quantità difficilmente raggiungibili con i pasti. Per questo spesso si consiglia l’assunzione di un integratore alimentare in cui il principio attivo (la curcumina) è concentrato.
E’ importante sapere che la curcumina ha una bassa biodisponibilità, il che significa che la curcumina è scarsamente utilizzabile da parte dell’organismo, perché rapidamente trasformata dal fegato ed eliminata a livello intestinale. Questa particolarità ne rende l’impiego molto sicuro ma allo stesso tempo poco efficace. Per aumentarne la biodisponibilità, essendo una molecola liposolubile (facilmente solubile dei grassi) il consiglio è quella di consumarla con l’olio extravergine d’oliva, o associarla al pepe nero (se non coesistono disturbi digestivi) o al tè verde, che sono in grado di ottimizzare il suo assorbimento.
La quantità giornaliera raccomandata di curcuma è di 2 cucchiaini da caffè. Si può aggiungere ai piatti pronti, cotti o crudi. Nelle giuste quantità impreziosisce i nostri piatti, senza coprire i sapori, avvolgendoli di colore e profumi stuzzicanti, se in eccesso, può conferire un gusto amarognolo ai cibi.
La curcuma può essere consumata fresca, sotto forma di radice, o essiccata in polvere.
Se acquistata come radice fresca, è bene acquistarne piccole quantità (secca velocemente) e conservarla in frigo in un contenitore o avvolta in un panno, per proteggerla dalla luce, per evitare che perda le sue proprietà benefiche (tra cui la vitamina C).
Se acquistata in polvere, è bene farlo in contenitori scuri e ben chiusi, riponendoli al riparo dalla luce ed in luogo fresco e asciutto, al fine di preservarne a lungo l’aroma e le proprietà salutari (acquistare la curcuma sfusa al mercato, può essere conveniente economicamente ma poco sicuro – manca spesso l’indicazione di provenienza e sfugge ai controlli igenico-sanitari – e poco raccomandabile – si rischia di acquistare un prodotto scadente -, meglio fare affidamento ai negozi Bio con prodotti accompagnati da etichetta)
Dal punto di vista nutrizionale, 100 gr di curcuma in polvere contengono 354 kcal ripartite in 65g di zuccheri, 20 g di zuccheri, 10 g di grassi ed 8 g di proteine. Molto rilevante è la presenza di acidi grassi omega 3 ed omega 6, di vitamine (B2, B3, B6, C, E, K), e di minerali (manganese, ferro, potassio, magnesio, rame e zinco). Tuttavia, è quasi impossibile pensare di consumare un etto (100 g) di curcuma al giorno, tuttavia anche quantità modeste utilizzate con una certa continuità possono rappresentare un apporto prezioso di vitamine e minerali.
La curcuma può essere usata quotidianamente:
- per colorare ed insaporire
- salse, zuppe, legumi (in particolar modo le lenticchie), il tofu
- impasti di pane, pizza, biscotti ecc.
- uova, latte e derivati (come yogurt vaccino, formaggi ecc.)
- bevande vegetali (soia, avena ecc.) e derivati (yogurt vegetali a base di soia, riso ecc.
- tutte le verdure di stagione, specie se leggermente scottate in padella (un po’ come fanno gli orientali nei loro wok!)
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- insalate, in cui può essere aggiunta la radice fresca grattugiata, per un tocco esotico
- al posto dello zafferano, per via dello stesso effetto ma con un costo inferiore (non per niente la curcuma è conosciuta come lo “zafferano delle Indie”)
- Per preparare
- Infusi antinfiammatori: portare ad ebollizione un pentolino di acqua in cui lasciare in infusione 10g di radice di curcuma (o 2 cucchiaini di polvere) per una 4-5 minuti, per poi filtrare ed aggiungere miele, zenzero e cannella.
- Tisane antinfiammatorie: versare 2 cucchiaini di curcuma in polvere in una tazza di acqua bollente, aggiungere un cucchiaino di miele e di succo di limone con un pizzico di pepe nero (ottimo rimedio contro il raffreddore).
- L’olio alla curcuma: miscelare 5 cucchiaini di polvere di curcuma ogni 100ml di olio extravergine d’oliva, lasciar riposare per 7 giorni in un barattolo di vetro scuro, infine filtrare. Usare come condimento oppure per frizioni, massaggi per combattere la cellulite, dolori articolari, dermatiti o dolori muscolari.
- Centrifugati, estratti e/o frullati antinfiammatori di frutta e verdura, come radice fresca o spezia in polvere, avendo cura di aggiungere sempre un pizzico di pepe nero o 1 cucchiaino di olio vegetale a scelta (queste due accorgimenti sono importanti da applicare in ogni nuova ricetta con la curcuma). Un esempio? Estratto di ananas, carote e curcuma fresca!
- Il Golden milk, il latte d’oro bevuto dai maestri indiani di yoga per aumentare la mobilità, una bevanda a base di curcuma, latte vegetale o di vacca e miele.
Sebbene nei soggetti sani, la curcuma nelle dosi raccomandate non presenta particolari controindicazioni, esistono le dovute eccezioni. Perché al solito, naturale non significa innocuo.
Un consumo eccessivo di curcuma può comportare alcuni disturbi quali nausea, vomito, acidità gastrica e, in alcuni casi, diarrea.
Si consiglia di non utilizzare la curcuma se si è allergici ad uno dei suoi principi attivi.
La curcuma è controindicata per chi soffre di disturbi quali ulcera gastrica, coliche o calcoli.
Sono inoltre possibili interazioni negative con farmaci ipoglicemizzanti, anticoagulanti (come aspirina, ibuprofene, eparina e warfarina) e immunosoppressivi, pertanto chi li assume dovrebbe limitare il consumo di questa spezia e, in ogni caso, fare riferimento al proprio medico.
Infine, la curcuma è sconsigliata in gravidanza, allattamento e nei bambini sotto i 2 anni di età.
Inserite la curcuma quotidianamente nei vostri piatti pietanze quotidiane in modo da godere dei suoi effetti benefici!
FONTI:
- EFSA (Autorità Europea per la sicurezza alimentare)
- U. S. Food & Drug
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